ISEE 2020: cosa c'è da sapere per il 2020
Tante sono le novità ISEE che ci sono in questo 2020, ecco tutto quello che c’è da sapere.
Dal primo gennaio si potrà richiedere con la novità della dichiarazione precompilata.

L’ISEE è un parametro che serve a regolare l’accesso ad alcune prestazioni e a calcolare gli incentivi che sono rivolti solamente a famiglie che hanno un reddito inferiore a una certa soglia. Per esempio, in base all’ISEE sono calcolate le tasse universitarie, le riduzioni delle tariffe del trasporto pubblico, le mense scolastiche e universitarie, la quota di partecipazione all’assistenza sanitaria (il ticket regionale) e la retta degli asili nido.
La documentazione per richiedere l’ISEE può essere presentata in qualsiasi periodo dell’anno, a seconda delle esigenze. Per esempio, chi deve usarlo solo per pagare le tasse universitarie può farlo anche tra la primavera e l’estate, così da avere l’ISEE pronto per l’inizio dell’anno accademico.
In generale, però, bisogna tenere conto che per elaborare la pratica gli uffici competenti ci mettono circa dieci giorni, per cui se si è sicuri di avere bisogno dell’ISEE è consigliabile farlo il prima possibile.
Cosa bisogna fare per richiedere l’ISEE? Per richiedere l’ISEE bisogna andare al CAF e presentare una Dichiarazione sostitutiva unica (DSU).
Questa dichiarazione dovrà contenere: le copie dei documenti del dichiarante e di tutti i membri della sua famiglia; le copie stampate degli estratti dei conti correnti e la loro giacenza media; la visura catastale di eventuali immobili posseduti o il contratto d’affitto; la dichiarazione dei redditi dei componenti (attenzione: non quella dell’anno precedente alla dichiarazione, ma di quello ancora prima: se si presenta la dichiarazione nel 2020, si fa riferimento ai redditi del 2018); la targa dei veicoli posseduti e i documenti di eventuali mutui stipulati.
La documentazione della DSU potrebbe variare a seconda dell’ISEE richiesto: c’è l’ISEE “standard”, che serve per quasi tutte le prestazioni, e poi ci sono l’ISEE “socio-sanitario” per l’assistenza ai disabili, l’ISEE “università “per gli studenti che non abitano con i genitori ma non hanno reddito e altri per casi molto specifici. Per orientarsi tra queste difficili categorie burocratiche, qui si può consultare l’elenco dei diversi tipi di ISEE, con annessa spiegazione dell’INPS.
Una volta presentata la documentazione, si dovrà attendere un periodo di tempo variabile, durante il quale la pratica verrà elaborata dall’INPS e i dati forniti verranno confrontati con le banche dati dell’Agenzia delle Entrate.
Alla fine di questo procedimento l’ISEE si potrà ritirare e sarà valido.
La novità del 2020: l’ISEE precompilato.
Dal primo gennaio 2020 entrerà in vigore l’ISEE precompilato, cioè potrà essere compilata autonomamente da chiunque lo voglia fare direttamente dal sito dell’INPS.
In pratica, la DSU sul sito dell’INPS avrà alcune sezioni già caricate con i dati in possesso e ricavati da diverse banche dati.
È un po’ quello che succede con la dichiarazione dei redditi precompilata, che il sito dell’Agenzia delle Entrate fornisce con i dati già caricati, e che si può modificare e inviare al momento della dichiarazione dei redditi. In questo caso l’INPS fornirà le DSU con i dati caricati degli immobili, dei conti correnti e dei redditi dei familiari, attingendo dalle banche dati del Catasto e dell’Anagrafe tributaria, che contiene i dati di tutti i contribuenti italiani (compresi quelli dei loro conti correnti).
Anche l’ISEE precompilato potrà essere richiesto tramite il sito dell’INPS, ma è un’opzione aggiuntiva: tutte le altre modalità tradizionali per richiedere l’ISEE rimarranno attive.
Chiara Masi – Mamma Che Info
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Chiara Masi

Mamma di due splendidi bambini. Creatrice di Mamma Che Info il primo caf e patronato specializzato in mamme e famiglie.