Naspi: a chi spetta e come richiederla
In un periodo di fortissima incertezza lavorativa derivante da una situazione più unica che rara come il Coronavirus, sempre più persone rischiano di perdere il loro posto di lavoro per cause terze che poco hanno a che fare con le loro performance lavorative. In tutti i casi in cui un lavoratore perde involontariamente il proprio lavoro può richiedere un’indennità di disoccupazione conosciuta anche come NASpI. NASpI sta per Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego.
Ogni anno vengono aggiornati gli importi d’indennità che spettano ad ogni lavoratore che viene ingiustamente licenziato ed entra quindi in uno stato di disoccupazione. Ovviamente nel momento in cui il soggetto verrà ri-assunto queste agevolazioni dell’INPS verranno meno. In questa categoria non rientrano solo i lavoratori dipendenti ma anche gli apprendisti i soci di cooperativa. In quest’ultimo caso ci deve essere anche un rapporto di lavoro subordinato per poter accedere alla NASpI. I soggetti esclusi sono i dipendenti pubblici a tempo indeterminato ed anche gli operai agricoli.
Quali sono i requisiti per richiedere l'importo NASpI?
Il soggetto che richiede l’importo NASpI deve essere in uno stato di disoccupazione. Deve aver perso il lavoro per cause che non dipendono dalla sua volontà. Il soggetto deve anche dichiarare al centro per l’impiego la sua immeditata disponibilità per lo svolgimento dell’attività lavorativa e deve anche partecipare attivamente alle misure di politica attiva del lavoro.
Il secondo requisito è quello contributivo. Infatti deve aver effettuato almeno tredici settimane di contribuzione nei quattro anni precedenti l’inizio del periodo di disoccupazione. Questo significa che se il richiedente ha lavorato solo 1 mese, prima del periodo di disoccupazione, non potrà richiedere la NASpI.
L’ultimo requisito che deve sussistere per ricevere l’importo NASpI è quello lavorativo. Infatti il soggetto dovrà aver lavorato almeno 30 giorni nei dodici mesi precedenti all’inizio del periodo di disoccupazione. Si può prendere in considerazione anche un periodo di tempo maggiore rispetto ai 12 mesi nel caso in cui il richiedente si sia ritrovato in una delle seguenti situazioni:
- Malattia;
- Infortunio sul lavoro;
- Congedo parentale indennizzato;
- Congedo obbligatorio di maternità;
- Assenza per assistere soggetto con handicap;
E se il richiedente si dimettesse dal lavoro?
In alcuni casi l’importo NASpI può essere concesso anche quando il lavoratore presenta le sue dimissioni presso l’azienda in cui lavora. Questi casi speciali si racchiudono principalmente in due categorie. La prima riguarda le dimissioni durante il periodo di maternità mentre la seconda categoria sono le dimissioni per giusta causa, quando si verifica un avvenimento che rende impossibile continuare a lavorare in quel determinato posto lavorativo.
Un altro caso che può permettere al dipendente di ottenere la NASpI, è nel momento in cui una persona si dimette perché rifiuta il proprio trasferimento lavorativo.
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A quanto ammonta l'importo NASpI?
L’importo NASpI rilasciato al richiedente con i requisiti suddetti non è sempre lo stesso. Si effettua infatti il seguente calcolo: si sommano tutte le retribuzioni che il richiedente ha ricevuto negli ultimi 4 anni. Dopo aver fatto questo si divide il risultato per le settimane di contribuzione, il risultato ottenuto si moltiplica per il coefficiente di 4,33. Questo calcolo può essere anche effettuato direttamente con un calcolatore online messo a disposizione dal sito dell’INPS. Ti basterà accedere al sito, andare nell’area “Tutti i servizi”, cliccare in seguito su “Nuova Assicurazione sociale per l’impiego (NASpI): consultazione domande”, inserire il proprio PIN o SPID e trovare tutte le informazioni necessarie relative alla domanda di disoccupazione presentata.
L’INPS ogni anno fissa un importo minimale mensile ed uno massimale mensile. Se da questo calcolo la retribuzione mensile è inferiore a 1227.55€, l’importo minimale fissato dall’INPS, si avrà diritto al 75%. Se invece dal calcolo la propria retribuzione mensile ha un valore superiore, si avrà diritto al 75% + il 25% del differenziale tra la retribuzione mensile e l’importo. In qualsiasi caso il valore non potrà superare il massimale dell’INPS pari a 1335,40€ per il 2020.
Entro quando fare domanda NASpI?
Una volta che si entra in uno stato di disoccupazione involontaria, se si vuole accedere a questa misura dell’Inps è necessario compilare la domanda entro 68 giorni. Per tutti i casi di perdita di lavoro che vanno dal 1°gennaio 2020 fino al 31° dicembre 2020 si aggiungono ulteriori 60 giorni in cui si può effettuare la domanda. Questa misura permette di agevolare coloro che si trovano in situazioni particolari, che hanno perso il lavoro a causa del Coronavirus. Nel 2020 quindi ogni lavoratore avrà a disposizione 128 giorni dal suo licenziamento per poter effettuare domanda NASpI.
L’importo decorre dall’ottavo giorno successivo alla data di cessazione del lavoro se la domanda viene presentata nei giorni precedenti a questo. Dal giorno successivo a quello in cui viene presentata la domanda, se viene inviata dopo 8 giorni dalla cessazione del lavoro. Nel caso di licenziamento per giusta causa invece la NASpI parte con 30 giorni di ritardo.
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Come richiedere l'importo NASpI?
Il richiedente potrà scegliere il modo che più preferisce tra i 3 seguenti:
- Attraverso il sito dell’INPS, inserendo il suo SPID o PIN personale;
- Rivolgendosi ad un patronato: questi enti si occupano di dare supporto gratuito per la redazione di queste domande, così come anche quella dell’assegno familiare ANF;
- Chiamando al numero di telefono fisso gratuito: 803164, oppure da mobile a pagamento il numero 06164164.
Quanto dura la NASpI?
La NASpI viene corrisposta per un periodo pari alla metà del numero di settimane di contribuzione negli ultimi quattro anni, fino ad un massimo di 24 mesi.
Inizialmente si pensava che questo periodo dovesse essere ridotto ad un massimo di 18 mesi, ma in realtà sono stati confermati i 24 mesi. Dal primo giorno del 4 mese però l’importo NASpI
I lavoratori stagionali possono ricevere la NASpI?
Sì, anche i lavoratori stagionali possono ricevere un importo NASpI. In questo caso il periodo di disoccupazione da prendere in considerazione è maggiorato perché si vuole far fronte anche alle problematiche relative al lavoro stagionale. Questi lavoratori infatti nella maggior parte dei casi lavorano solo pochi mesi all’anno, ad esempio in estate o in pieno inverno.
Se si riceve la NASpI si può richiedere anche l'ANF?
Sì le domande possono essere effettuate contemporaneamente. Lo stesso soggetto può ricevere la NASpI in qualità di lavoratore se rientra nei requisiti previsti dall’INPS ma anche gli assegni familiari ANF. Non è necessario inviare le domande insieme ma si può richiedere l’assegno familiare anche in un secondo momento.
Conclusioni
Siamo arrivati alla conclusione di questo articolo. Abbiamo visto insieme quali sono tutti i requisiti da rispettare per poter ottenere la NASpI, come viene calcolata e soprattutto come compilare la domanda per ricevere l’importo NASpI. Se sei un disoccupato per motivazioni non derivanti dalla tua volontà non perdere ulteriore tempo e procedi nella richiesta di questa misura che ti spetta legittimamente.
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Chiara Masi

Mamma di due splendidi bambini. Creatrice di Mamma Che Info il primo caf e patronato specializzato in mamme e famiglie.