Congedo parentale per la quarantena scolastica: ecco la nuova misura INPS
Cosa succede se tuo figlio, con meno di 14 anni di età, è impossibilitato ad andare a scuola ed è costretto a stare a casa a causa del Coronavirus? Questa è una domanda che negli ultimi tempi, dalla riapertura delle scuole, molti genitori si sono posti. La paura di perdere giornate lavorative in un clima di instabilità economica non rasserena i pensieri di genitori che lasciano i loro figli in posti in cui c’è un rischio potenziale di contagio. Proprio per queste ragioni l’Istituto nazionale di previdenza sociale, conosciuto semplicemente come INPS ha cercato di chiarire al meglio questa situazione.
Questa situazione alla luce dei crescenti numeri di contagiati non può essere più considerata come un’eventualità remota. Con l’articolo 5 del decreto legge 8 settembre 2020, numero 111, in cui si possono trovare tutte le “Disposizioni urgenti per far fronte a indifferibili esigenze finanziarie e di sostegno per l’avvio dell’anno scolastico, connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19” è stato introdotto nei confronti di tutti i genitori che sono lavoratori dipendenti e si trovano in questa situazione difficile un congedo indennizzato.
A chi spetta il congedo parentale per la quarantena scolastica?
Il congedo parentale per la quarantena scolastica secondo le disposizioni dell’INPS spetta al lavoratore dipendente con un figlio under 14. La durata del congedo equivale al periodo di isolamento indicato dall’autorità sanitaria, anche nei casi di prolungamento di quarantena.
Se uno dei due genitori può lavorare in smart working con la propria azienda non si ha diritto al congedo. Il congedo parentale non spetta invece agli autonomi e ai collaboratori. Quindi nel caso in cui tu sia un libero professionista, non potrai usufruire di questo congedo messo a disposizione dall’INPS. Ovviamente il congedo non spetta neanche a quei genitori che hanno cessato il loro rapporto di lavoro prima del periodo di quarantena.
Il periodo di quarantena che viene preso in considerazione per ricevere il congedo parentele deve ricadere nella fascia temporale tra il 9 settembre e il 31 dicembre 2020.
Il congedo parentale inoltre potrà essere richiesto più volte qualora si dovesse ripresentare la stessa situazione per lo stesso figlio o anche nel caso in cui il Covid-19 colpisca altri figli, sempre facendo riferimento al periodo indicato precedentemente.
Inoltre nel punto 2.4 del decreto legge viene specificato anche un altro aspetto molto importante. Il congedo parentale non potrà essere usufruito da entrambi i genitori negli stessi giorni. Potranno usufruirne solo ed esclusivamente in modalità alternata per il periodo di quarantena. Quindi almeno uno dei due genitori dovrà lavorare normalmente. Nel momento in cui i genitori presentano le domande per il congedo parentale, questo verrà concesso al genitore che l’ha inviata per primo.
In quale situazione è possibile usufruire del congedo parentale?
Il genitore potrà usufruire del congedo parentale solo nel momento in cui il figlio è venuto in contatto con una persona positiva in un ambiente scolastico. Questo significa che se il proprio figlio con meno di 14 anni ha contratto il virus o è venuto in contatto con una persona positiva in attività extra-scolastiche o di qualsiasi altro tipo, il genitore non potrà usufruire di questo congedo.
Come presentare la domanda di congedo parentale?
Presentare la domanda è molto semplice, l’INPS mette a disposizione dei richiedenti 3 modalità attraverso cui presentare la domanda:
- Portale web: in questo caso dovrai avere un codice PIN o uno tra i seguenti: SPID, CIE, CNS. Andare sulla homepage del sito dell’INPS e fare richiesta;
- Contact center: hai anche la possibilità di chiamare il numero verde, quindi gratuito: 803.164. Puoi anche chiamare un numero a pagamento: 06.164.164, nel caso in cui ci sia molto traffico sull’altra linea.
Patronati: potrai usufruire dei servizi che puoi trovare gratuitamente in questi luoghi.

La domanda può far riferimento anche a periodi antecedenti, tuttavia è necessario che siano compresi tra il 9 settembre e il 31 dicembre 2020, come detto precedentemente.
Sarà necessario indicare nella domanda tutti gli elementi identificativi che si trovano sul provvedimento di quarantena disposto dall’ASL territoriale.
Se ancora non si è in possesso del suddetto provvedimento, si può provvedere a fare domanda e in seguito, entro 30 giorni, fornire i documenti necessari.
I dipendenti pubblici possono usufruire del congedo?
I dipendenti pubblici possono usufruire di questo congedo però devono prendere in considerazione le disposizioni della propria amministrazione presso cui lavorano. Questa categoria non deve presentare domanda all’INPS ma direttamente alla propria Amministrazione.
A quanto ammonta l'indennizzo?
L’indennizzo durante il periodo di congedo parentale è del 50%. Le giornate richieste non fruite possono essere annullate. C’è stato un finanziamento da parte dell’INPS di 50 milioni di euro. Una volta che questo ammontare verrà superato, non verranno richieste ulteriori richieste da parte dei genitori, anche se questi rientrano nei requisiti suddetti.
Chiara Masi – Mamma Che Info
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Chiara Masi

Mamma di due splendidi bambini. Creatrice di Mamma Che Info il primo caf e patronato specializzato in mamme e famiglie.