Assegni Familiari ANF: come farne richiesta
Gli assegni Familiari sono erogati nei confronti di tutti quei lavoratori che fanno parte di un nucleo familiare ma anche per i titolari di pensioni e anche per chi è assistito dall’assicurazione contro la tubercolosi. Questa misura viene ogni anno molto richiesta. La richiesta all’INPS dell’assegnazione di una prestazione economica come questa non preclude la possibilità di effettuare contemporaneamente altre tipologie di domande.
L’importo, così come in altre misure dell’INPS, non è uguale per tutti i richiedenti. L’INPS va a prendere in considerazione diversi fattori, come ad esempio la tipologia di nucleo familiare, ma anche il numero dei componenti che fanno parte della famiglia e il reddito complessivo del nucleo. Più sarà elevato il reddito complessivo del nucleo minore sarà l’importo erogato con gli assegni familiari ANF. Se il reddito del nucleo invece sarà basso, l’importo erogato sarà più alto.
Si va a prendere in considerazione il reddito sviluppato dal nucleo familiare nel periodo che va dall’1° luglio fino al 30 giugno dell’anno successivo.
A chi sono destinati gli assegni familiari ANF?
I soggetti che hanno diritto a ricevere questa tipologia di assegni rientrano in una delle seguenti categorie:
- Lavoratori dipendenti del settore priva, agricolo, domestico e di somministrazione;
- Titolari di pensione a carico del Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti, dei fondi speciali ed ex ENPALS;
- Lavoratori iscritti alla Gestione Separata;
- Lavoratori dipendenti di ditte fallite;
- Titolari di prestazioni previdenziali;
Ogni soggetto che rientra in una sola di queste categorie può procedere nella compilazione della domanda. Anche gli stranieri residenti in Italia che hanno una moglie e figli possono richiedere questa misura. I lavoratori extracomunitari ne hanno diritto solo per tutti quei familiari che sono residenti sul suolo Italiano.
Da quando si ottiene il diritto?
Dal primo giorno di paga oppure di pagamento della prestazione previdenziale, il soggetto avrà diritto a effettuare richiesta per gli assegni familiari ANF. Ovviamente deve rientrare in tutti i requisiti previsti dall’INPS. La cessazione del diritto avviene nel momento in cui tutte queste condizioni vengono meno.
Si può effettuare anche domanda per periodi precedenti alla richiesta, gli arretrati verranno corrisposti entro e non oltre 5 anni.
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Quali sono i requisiti del nucleo familiare?
Il nucleo familiare deve essere composto in uno dei seguenti modi:
- Richiedente lavoratore/pensionato;
- Figli con età inferiore di 18 anni;
- Coniuge che non sia separato;
- I figli maggiorenni con inabilità assoluta e permanente nella ricerca del lavoro;
- Minori inabili per un proficuo lavoro;
- Figli con un’età tra i 18 e i 21 anni che fanno parte di nuclei familiari con almeno 4 figli di età inferiore ai 26 anni;
Il nucleo familiare può essere formato anche da una persona nel momento in cui si tratti di orfano titolare di pensione oppure un superstite da lavoro. Anche il coniuge del soggetto che ne ha diritto può richiedere l’assegno familiare ANF, è fondamentale però che lui già non sia titolare di un proprio diritto all’ANF.
Se i genitori sono separati invece, dovranno scegliere quale dei due avrà diritto alla ricezione di questa tipologia di assegno.
Questo diritto può essere esercitato anche dal genitore affidatario.
Quali sono gli importi degli assegni familiari ANF?
Si prendono in considerazione, per delineare l’importo dell’assegno, tutti i redditi del nucleo familiare che sono assoggettabili all’IRPEF. Qualsiasi altra tipologia di reddito non viene presa in considerazione.
Ci sono quindi dei redditi che non devono essere dichiarati nella domanda, sono i seguenti:
- TFR;
- Trattamenti di famiglia;
- Rendite vitalizie INAIL;
- Indennità di accompagnamento e di comunicazione;
- Indennizzi per danni irreversibili;
- Arretrati di cassa integrazione;
- Assegni di mantenimento percepiti dal coniuge separato.
Almeno per il 70% è necessario che il reddito familiare sia composto da lavoro da dipendente o simile.

Da chi viene pagato l'assegno?
Nella maggior parte dei casi il datore di lavoro sarà tenuto a pagare l’assegno per conto dell’INPS ai suoi dipendenti che fanno parte della sua attività. Dovrà includere quindi questo valore nella loro retribuzione.
Ci sono alcuni casi però in cui procede direttamente l’INPS ad erogare del denaro nei confronti del richiedente, come ad esempio se è:
- Iscritto alla Gestione Separata;
- Lavoratore in una ditta ormai fallita;
- Beneficiario di altre prestazioni previdenziali;
- Operaio agricolo;
- Addetto ai servizi domestici
In base alla categoria in cui si trova il soggetto potrà quindi fare richiesta al suo datore di lavoro oppure direttamente all’INPS.
Quando fare la domanda per la ricezione di questo assegno?
La domanda non deve essere fatta solo una volta per sempre. Deve essere compilata e inviata ogni anno in cui si ha diritto e si richiede all’INPS di usufruire di questa misura. Se ci sono variazioni nel reddito familiare devono essere comunicate all’INPS entro 30 giorni dalla richiesta. Non bisogna inviare una domanda di variazione e neanche una nuova domanda, sarà sufficiente notificare il cambiamento nella precedente.
Come fare domanda per gli assegni familiari?
Se rientri in tutti i requisiti elencati, se anche il tuo nucleo familiare rispetta uno dei requisiti che puoi leggere nei paragrafi precedenti, non ti resta che procedere nella compilazione della domanda. Questa misura è valida anche per il 2020. Dal 1°aprile 2019 c’è stato un cambiamento molto importante per tutti i dipendenti privati di aziende non agricole che dovranno fare obbligatoriamente domanda via telematica.
L’INPS sul proprio sito mette a disposizione di ogni utente che accede con il proprio SPID o PIN, la possibilità di effettuare domanda. In alcuni casi a questa domanda si deve aggiungere anche quella per l’autorizzazione ANF.
Tutti i dipendenti di aziende nel settore agricolo devono rivolgersi al loro datore di lavoro con il modello ANF/DIP (SR16) cartaceo.
Se invece il lavoratore faceva parte di una ditta ormai cessata o fallita, sarà l’INPS che si occuperà di erogare direttamente la prestazione. La domanda in questo caso può essere presentata in 3 diverse modalità:
- Via telematica sul sito dell’INPS;
- Attraverso una chiamata alla rete fissa gratuita: 803164 oppure al numero 06 164 164;
- Patronati: con i servizi telematici che essi offrono.
Noi consigliamo la via telematica perché non solo è gratuita ma è anche la più veloce. Le procedure per la compilazione della domanda sono spiegate in ogni minimo dettaglio anche sul sito dell’INPS quindi non dovresti incontrare alcuna difficoltà.
I patronati anche se offrono un servizio gratuito molte volte applicano una piccola trattenuta per il loro servizio.
Il servizio telefonico invece si può rivelare confusionario.
Quando è necessaria l'Autorizzazione ANF?
L’Autorizzazione ANF deve essere richiesta solo in casi particolari e deve essere corredata alla documentazione richiesta nella procedura telematica. Questi casi riguardano:
- Il momento in cui viene richiesta l’inclusione di specifici familiari nel nucleo;
- Quando c’è il rischio di duplicazione del pagamento (se ad esempio i genitori sono separati);
- Per l’aumento dei livelli reddituali per situazioni particolari, come ad esempio familiari minorenni che non possono compiere funzioni proprie di cui sono capaci i loro coetanei a causa di inabilità permanenti.
Conclusioni
In questo articolo abbiamo visto tutti gli aspetti che riguardano gli assegni familiari e i requisiti per ottenerli. Se rientri in queste condizioni non ti resta che procedere nella compilazione della domanda online oppure rivolgerti ad un patronato. Ricordati che la domanda deve essere inviata solo una volta ma ogni anno in cui viene fatta richiesta. La richiesta quindi non si rinnova automaticamente anno per anno.
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Chiara Masi

Mamma di due splendidi bambini. Creatrice di Mamma Che Info il primo caf e patronato specializzato in mamme e famiglie.